sabato 31 marzo 2012

"Knockout" : la donna secondo Soderbergh

Mallory Kane (Gina Carano) è un brillante e sexy agente segreto che lavora per Kenneth (Ewan McGregor), il quale si occupa, di  missioni speciali e strettamente riservate assoldate dal governo degli Stati Uniti. Mallory Kane  porta a termine una missione che prevede il salvataggio di un ostaggio a Barcellona, al suo rientro viene ingaggiata per un nuovo incarico a Dublino. Proprio durante quest’ultima  missione si accorge che qualcosa non quadra e che l’organizzazione per cui lavora sta cercando di incastrarla. La “fight girl”, allora,  decide di vederci chiaro e di vendicare la sua ira, a colpi di arti marziali, su tutti coloro che hanno complottato contro di lei.Dopo il recente “Contagion” (2011) torna Steven Soderbergh, con “Knockout” : una pellicola che fa da “tappabuchi” nella acclamata carriera del regista premio oscar (Traffic 200). Nonostante le mancanze causate da una trama non particolarmente avvincente, restano gli affezionati ingredienti “Soderberghiani”  come l’azione, l’intrigo e soprattutto la tanto amata frammentazione temporale della storia, già vista sia in “Traffic” che in “Contagion”. Quello di Soderbergh è un film che verrà ricordato come il tentativo (riuscito) di lancio di un nuovo prototipo di femminilità. La protagonista, infatti, interpretata dalla campionessa di Muay Thai  Gina Carano, nel film, appare sempre bella, formosa e femminile, nonostante confessi di non aver mai portato gonne e tacchi a spillo. La donna che viene mostrata è una Jason Bourne al femminile, con prontezza di riflessi spinta al massimo, sia alla guida che nei numerosi tentativi di fuga in salsa “parkour”. Indimenticabile la scena in cui mette KO, a colpi di arti marziali, il nemico di turno,  con tanto di tubino nero, riportando appena una calza smagliata. Il risultato è  quello di una Lara Croft che non ha bisogno né di troppe parole né di aiuti esterni,  micidiale da disarmata almeno quanto lo è da armata; come viene recitato nel film, una donna addestrata in marina che qualunque cosa fa ha sempre il suo perché .Nel cast spiccano anche nomi del calibro di Ewan McGregor, Antonio Banderas e Michael Douglas, sufficientemente calzati nel loro ruolo ma volutamente offuscati dalla prepotente interpretazione atletica di Gina Carano.Quello che resta di “Knockout” è la voglia tutta al femminile di emulare la protagonista e quella tutta maschile di ammirarla in azione. Un film che, di certo, non “mette fuori combattimento” le pellicole precedenti del regista ma che comunque, conquista il suo pubblico, a partire da ciò di cui è più ghiotto: l’intrattenimento.

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