domenica 28 agosto 2011

Thelma & Louise Into the wild


Quando nasciamo inziamo a viaggiare. In realtà noi già nasciamo da un viaggio, che non è propriamente il nostro, ma dei nostri padri e delle nostre madri, ma di chiunque sia, è il viaggio che ci porta alla luce, ed è la fine dello stesso viaggio che ci porta al buio finale. In realtà tutta la vita è un viaggio, a volte si fanno delle piccole gite qua e là, più o meno lunghe, a volte ci entusismano, a volte ci annoiano, ma poco importa, perchè dopo, solamente dopo capiamo che sono solo piccole deviazioni, colpi di testa imprevedibili o quasi che colorano ogni viaggio degno di essere chiamato tale. Ci portiamo dietro sempre dei bagagli troppo pesanti o troppo leggeri e in certe occasioni siamo indecisi su cosa indossare, altre volte restiamo confusi perchè ci rendiamo conto che non abbiamo nulla che ci può essere d'aiuto. Il problema bagagli è il vero dramma del viaggio, ci piacerebbe poter sempre viaggiare leggeri, spensierati, liberi di fare, dire, non tornare, invece l'attaccamento alle nostre cose ci frega, ci portiamo dietro bagagli e bagagli di esperienze, sofferenze, gioie, dolori, risate, pianti, urla, strilla e scarpe e se vi capita di vedere qualcuno che fischietta sereno, controllategli le tasche, qualcosa se la sarà portata anche lui dietro.C'è chi viaggia per non tornare, c'è chi viaggia perchè già è tornato a casa da un pezzo e gli è bastato, c'è chi viaggia per tornare diverso e c'è chi viaggia perchè scappa da qualcosa che si ritrova dentro lo specchio ogni sacrosanta mattina, c'è chi viaggia perchè cerca l'avventura di una vita, c'è chi viaggia perchè cerca se stesso ed è convinto che a 100m da casa non lo troverà di certo; poi c'è chi viaggia per la meta e chi per il viaggio. Non è importante per cosa e perchè viaggiate, a volte non importa nemmeno come lo fate, che mezzi ultizzate, quanto tempo ci impiegate, se siete carichi o scarichi di bagagli, forse conta soltanto che abbiate deciso di intraprenderlo il viaggio, c'è chi resta barricato tra le perplessità e pur di non rischiare stress e altre rotture per chissà, magari qualcosa di entusiasmante si arrende e si circonda del  grigiore che cerca sempre di governare il mondo.

"Louise non torniamo indietro.."
" Che vuoi dire Thelma?"
"Non fermiamoci!"
"Non capisco!"
"Coraggio..."
"...Sei sicura?"
"Si...dai!"
    
 "Alaska?...Da che cosa stai scappando?"
"Sa,potrei farle la stessa domanda,solo che io so la risposta!"
"Ah, davvero? Tu sai la risposta?"
 "Si, signor Franz,lei deve tornare nel mondo,uscire da quella casa piena di solitudine,da quel laboratorio,rimettersi in cammino..."





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