Li abbiamo aspettati per due anni, armati come loro ma di pazienza e alla fine sono tornati come promesso.
I Mercenari , seguendo la scia dorata del successo (in)aspettato del primo film, hanno "cucinato" per tutto questo tempo grosse aspettative, da servire al momento opportuno, su una "mitragliatrice d’argento", ai loro fan, peccando non poco di presunzione. Il primo film, pur contenendo tutti gli stereotipi essenziali di un B-movie
di tutto rispetto, riusciva a delineare, tra muscoli, artiglieria
pesante, immancabili esplosioni e mezzi di trasporto improvvisati, lo
spessore dei protagonisti.
Ne “I Mercenari 2”
l’autoironia tutta basata sulla squadra di ragazzoni datati, icone
intramontabili degli anni ’80 , si trasforma esclusivamente in un trionfo di botox, muscoli “creatinizzati” e frasi fatte; antitesi del patetico.
La
trama meno avvincente della precedente, vede il gruppo di mercenari
impegnati in una missione ingaggiata, col ricatto, da Mr. Church (Bruce
Willis). Inizialmente sembra un gioco da ragazzi, ma la vicenda si
complica fino a diventare una vendetta personale piuttosto che un piano
per togliere il potere dalle mani sbagliate.
Anche in questo secondo capitolo, è nel cast che si cela l’arma micidiale dell’intero film;
un’ arma con tante munizioni a disposizione ma, purtroppo, non
sfruttate nel migliore dei modi. Due giovani reclute abbassano l’età
dell’intero cast: il cecchino Liam Hemsworth , già visto in "Hunger Games" e la cinese, nonché quota rosa di questo sequel, Yu Nan. Delle vecchie reclute invece ritroviamo: Sylvester Stallone (Barney Ross) , Dolph Lundgren (Gunnar Jensen), Jason Statham (Lee Christmas), Randy Couture (Toll Road) e un fugace Jet Lee che da' il cambio ad un più presente Arnold Schwarzenegger (Trench Mouse). Ma le preziose new entry , che di certo invoglieranno il pubblico a sedersi in sala, restano Jean - Claud Van Damme nei panni perfetti del boss cattivo Jean Vilain, micidiale nel suo aspetto come nei suoi calci e Chuck Norris
che, in pieno stile "Deus ex machina", purtroppo resta un promemoria
dei "Chuck Norris facts" che hanno inondato il web, piuttosto che un
elemento prezioso da utilizzare nel film.
Insomma, una pellicola che incrementando esplosioni, armi intercambiabili e sangue, ha prodotto un action sta volta troppo artificioso, più simile ad una partita ad "Halo" che ad un film godibile e genuinamente becero come il primo.
Il timone di regia passato da Sylverster Stallone ("Rocky" II,III e IV e "Rocky Balboa") regista del primo film, a Simon West, veterano del genere ("Lara croft - Tom Rider" e "Con Air” ), potrebbe essere la causa di questo calo d'entusiasmo, nonostante il soggetto sia ancora una volta, curato esclusivamente dalla mano di Sylverster Stallone.
Che
si parli o meno di "flop" da sequel, resta il fatto che, soprattutto
agli amanti del genere (nonostante i tempi di Rocky e Rambo siano
lontani ), i Mercenari piacciono ed il Box Office , seppur conquistato a suon di esplosioni eccessive e caciara d'azione, ancora una volta riesce a sfangarla.
Ora ci resta solo un interrogativo da porci: "I Mercenari 2" sono la metafora del "troppo stroppia" ?
Al pubblico che uscirà dalla sala l'ardua sentenza...
(Scritto il 26 - 8 - 2012 )
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