domenica 13 marzo 2011

Perchè siamo e saremo tutti prima o poi i "The Dreamers" di Bernardo Bertolucci.


Spacchiamo la bottiglia di spumante su questo blog,così come si fa con le navi.Stiamo per salpare.A tutti voi che siete o che salirete (chissà) a bordo,dò il benvenuto e speriamo che io riesca da Bravo Capitano a farvi viaggiare attraverso il  magico oceano del cinema,con gli occhi,con la mente e soprattutto col cuore.A voi:
<<La prima volta che ho visto un film alla Cinematheque Francaise …Il film era “Il corridoio della paura” di Sam Fuller. Avevo vent’anni. Ero venuto a Parigi per studiare francese….La massoneria dei cinefili, quelli che chiamano “malati di cinema”…Io ero uno degli insaziabili, uno di quelli che si siedono, in prima fila, vicinissimi allo schermo. Perché ci mettevamo così vicini? Forse perché volevamo ricevere le immagini per prima quando erano nuove, ancora fresche, prima che svolgessero verso il fondo, scavalcando fila dopo fila, spettatore dopo spettatore, finchè sfinite, ormai usate, grandi come un francobollo, non fossero ritornate nella cabina di proiezione. Forse, lo schermo era veramente uno schermo; schermava noi...>>

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