giovedì 25 settembre 2014

Necropolis: la città dei morti



Se stasera non avete niente di particolare in programma e tra i programmi tv non c’è nulla che attiri la vostra attenzione, il consiglio è quello di andare al cinema per vedere Necropolis, la città dei morti

 Ovviamente dovete essere amanti del brivido e dell’horror.

Raccontato attraverso l’uso di videocamere amatoriali stile ormai diffuso e consolidato nel genere horror, il film racconta le vicende di una sorta di archeologa (quasi una Lara Croft di Tomb Raider) che, insieme alla sua squadra di amici e conoscenti, è disposta a tutto pur di ritrovare la Pietra Filosofale dimenticando però che il suo stesso padre ha sacrificato l’intera vita alla ricerca di questo reperto. 

Il problema è che il percorso li porta negli angusti sotterranei della città di Parigi dove si snodano enormi catacombe, dimora di spiriti malvagi che incarnano le loro paure più nascoste.

Il film infatti diventa una sorta di viaggio interiore per ogni esploratore dell’antico cimitero ormai sotterrato e dimenticato. Ognuno di loro dovrà affrontare il proprio demone, pena la morte in quel luogo infernale.

L’ambientazione, appunto le catacombe, sono un ottima base su cui scritturare un film di questo genere: gli spazi bui, privi di ogni tipo di luce naturale, stretti, angusti e claustrofobici quasi anche per chi non ne soffre, conferiscono bene all’intera pellicola quel tocco di terrore in più utile per farlo spiccare tra la concorrenza.

Il finale è abbastanza insolito per il genere found footage che lascia lo spettatore un po’ perplesso ma comunque convinto di aver visto un buon film.


Scritto da: Marc

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